La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 5, No. 7, Ed. 1 Friday, February 18, 1916 Page: 1 of 6
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GALVESTON-HOUb TON, TEXAS, Venerdì 18 Febbraio 1916
ANNO V. ■ N. 7<
L ABETELLA DEL TEXAS
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CERTI DOVERI DELLA STAMPA
Continua alla pagina 4
LE SPAVENTOSE
INONDAZIONI DEL
FIUME MISSISSIPPI
quando la situazione politica ed
economica del Belgio non sia ri-
stabilita e la nazione indennizza-
ta dei danni sofferti.
concetto opinionistico relativo ad
essi.
Intanto mi si permetta $i dire
che la stampa d’Italia ha intra-
preso anche una nobile campagna
contro gli “strozzini” del com-
mercio e dell’industria, pullulanti
nel Paese e nelle nazioni degli Al-
leati; i quali strozzini approfit-
tano spaventosamente della con-
dizione anormale della funzione
economica dei prodotti in gene-
rale per spacciare i loro prodotti
o esercire i mezzi di trasporto a
prezzi cosi alti da riscuoterne fa-
volosi guadagni, mentre la classe
povera si dibatte nelle istrettezze
piu’ acute. Noli allarmanti ven-
gono richiesti dagli armatori dei
piroscafi, ed il carbone ha rag-
giunto un costo esagerato da non
credersi. L’Italia, la Francia e la
Inghilterra ne sono impressiona-
te. Anzi quest’ultimo Governo ha
ora emanato un decreto col qua-
le impedisce ai vapori mercantili
inglesi di trasportare derrate ai
porti stranieri, affinché’ esse ven
gano introdotte in tanta abbon-
danza nel Regno Unito da evitare
un ulteriore rincaro dei viveri.
Ora questa e’ una delle varie
Gravi disturbi interni in Grecia.
Notizie da Atene recano:
“Sebbene apparentemente sem-
bri unita in un comune pensiero
tuttavia la Grecia e’ travagliata
da dissenzioni interne le quali o-
gni giorno che passa diventano
piu’ gravi. Non vi e’ dubbio che
della grande maggioranza l’uffi-
cialità’ superiore dell’esercito e’
in favore della Germania : gli uf-
ficiali pero’ subalterni non sono
cosi unanimi nelle loro simpatie,
perche’ se molti sono per i teuto-
ni, moltissimi invece favoriscono
gli alleati dell’Intesa.
“Il popolo e’ nettamente per
questi ultimi, ed a costo di pro-
vocare una guerra civile non si
porrebbe a combattere per la fa-
zione dei teutoni”.
Rinnovano il loro patto.
Le potenze degli Alleati che a
suo tempo firmarono il trattato
garantente l’indipendenza e la
neutralità’ del Belgio, hanno de-
ciso ora di rinnovare l’accordo
nel concetto positivo che le osti-
lità’ non devono cessare fino a
Il nuovo Re di Serbia.
Il principe di Prussia, Eitel
Frederick, figlio all’imperatore
Guglielmo, e’ stato nominato Re
di Serbia da suo padre, stando a
un rapporto pervenuto ieri a New
York. Egli probabilmente dovrà’
usare una gran parte dell’eserci-
to germanico per qualche tempo
onde forzare all’obbedienza i suoi
nuovi sudditi.
IN MESOPOTAMIA.
Telegrammi da Londra-annun-
ziano che sono giunti i primi par-
ticolari della perigliosa e ardua
marcia della» colonna -inglese co-
mandata dal generale Sir Percy
Nixon, a traverso la Mesopota-
mia per andare in soccorso delle
truppe del generale Townshend,
accerchiate dai turchi, affamate
e vicine a doversi arrendere.
La colonna si trovo’ di fronte
ad esuberanti forze nemiche ed
ebbe altresi a lottare contro fu-
riose tempeste; ma ciò’ non o-
stante procedette animosa e il 12
gennaio attacco’ le posizioni ne-
miche sulla sinistra del Tigri a 5
miglia al nord di Sheik Saad.
Dopo due giorni di fieri com-
battimenti i turchi vennero scon-
fitti, e costretti a ritirarsi per-
dendo fra uccisi, feriti e prigio-
nieri tremila uomini-
E’ già’ un paio di settimane
che il piu’ grande fiume del mon-
do, il Mississippi, straripa violen-
temente le sue acque attraverso i ;
numerosi paesi che lo accompa- (
gnano dal settentrione dello Sta- ;
to Missouri fino alla foce sul gol- ■
fo del Messico, in Louisiana. ,
I danni prodotti da questa im- '
petuosa e interminabile massa di
acque sono incalcolabili, e anche
parecchie vite umane vennero
sopraffatte.
Dapprima furono gli Stati del
Missouri e dell’Arkansas le di cui
zone di sponda al fiume vennero
completamente allagate rovinan-
do e spazzando via immense pro-
prietà’, costringendo le popola-
zioni a fuggire disperate e ripa-
rarsi altrove, la gran parte delle
quali viene soccorsa da appositi
comitati improvvisati per la bi-
sogna.
Poi la tempesta si riverso’ piu’
al sud e porto’ la sua irresistibile
opera devastatrice all’ovest del
Tennessee e nello Stato del Mis-
sissippi, e da ultimo, proprio in
questi giorni, nella Louisiana, le
acque immersero completamente
varie citta’ e villaggi, lasciando
appena il tempo agli abitanti di
fuggire disperati , nel veder alla
balia delle onde furiose tutti i lo-
ro averi e perfino gli oggetti di
primissima necessita’. '
Le vittime, in rapporto alla
grandiosità’ dell’azione stermina-
trice, non se ne deplorano molte,
mentre le perdite economiche so-
no ingentissime: parecchi milio-
ni di dollari, i quali in gran parte
vanno a danno di piccoli proprie-
tari, agricoltori, artigiani, ecc.
E’ strano intanto che da diver-
si anni la natura sta giuocando
dei brutti tiri qua e la’ per le
contrade della Terra; forse ac-
ciocché’ gli Uomini si mantenga-
on in esercizio spirituale riflet-
tendo sulle responsabilità’ mate-
riali di fronte al valore intrinse-
• co delle loro opere manuali che
una folata di vento o una spruz-
• zata di liquido bianco annienta
‘ incondizionatamente.
Ma che importa tutto ciò’?
Gli uomini pensano lostesso a
difenderla e ad allargarla tale
proprietà’, sia pure col cannone'
o colla daga- Non accorgendosi, i
pazzi, che ottengono l’effetto in-
verso: quello di coadiuvare la
Natura violenta nello sterminio
e nella desolazione.
Una protesta greca.
Berlino, 15- — Il giornale sviz-
zero “Berner Bund” dice che il
Primo ministro della Grecia pro-
testo’ contro l’intenzione italiana
di sbarcare truppe a Corfu’. Sko-
uloudis aggiunse che la notizia
ha prodotto grande emozione in
Grecia e che il governo greco de-
clina ogni responsabilità’ per le
conseguenze che può’ avere una
simile azione dell’Italia.
RIASSUNTO SETTIMANALE DEGLI AVVENIMENTI
PRINCIPALI DELLA GDERRA EUROPEA
Il piu’ grande dovere e la piu’ :
lodevole dignità’ della stampa se- :
ria ed onesta devonsi esplicare ne .
l’esporre sempre le assolute veri- :
ta’ qualunque esse siano nel cam-
po della vita politico-educativa-
morale. E in omaggio a questo
asserto io lodo sinceramente quei
giornali che in questo tragicissi-
mo momento storico san mante-
nersi scrupolosamente su questa
direttiva. E’ doloroso pero’ con-
statare che mentre quest’ottima
qualità’ giornalistica viene eser-
citata dai migliori organi della
stampa taliana in patria, essa e’
trascuratissima e direi quasi sco-
nosciuta in questo Paese, dagl’in-
numerevoli giornali coloniali,
quotidiani e settimanali insieme.
Le ragioni di questo deplore-
vole fenomeno? Sono piu’ d’una.
In prima linea entra lo scopo
del “business”, perche' questo e’
il cancro americano che guasta e
trasforma le migliori volontà’ ed
energie umane che han concor-
danza coi concetti di educazione
e di onesta’ sociali. E’ vero che
in parte l’elemento morale degli
“affari” predomina sul cervello
degli uomini un po’ da per ogni
dove attorno allo sfortunato uni-|
verso, ma forse nessun paese co-
me l’America n’e’ cosi impregna-
to. Tanto che moltissimi dimenti-
cano perfino se’ stessi per soddi-
sfare agli stimoli della cupidi- |
già... .economica. Ora, i gior-l
nali — che han compreso, fra al-
tro, la deficienza d’un serio .sen-
so educativo nell’immensa mag-
gioranza dei lettori delle colonie
italiane degli Stati Uniti — si
servono del mezzo di “ottimizza-
re” notizie, argomenti, questio-
ni e perfino commenti, al subdolo ]
fine di soddisfare come che sia i
desideri spirituali del pubblico su
nominato, il quale adora legge e
paga con molto maggior volontà’ |
plaudendo per giunta e divulgali- !
do verbalmente la buona causa di
tale stampa ; e una volta raggiun-
to il fine; la continuazione e lo.
sviluppo di un tale sistema divie-
ne per quei giornali compito' lu-
crosamente indispensabile, con
quanto danno all’educazione so-
ciale ognuno che ha buon senso
lo può’ arguire.
NEI MARI.
Nelle acque della Siria l’incro-
ciatore francese “Admiral Caro-
ner” e’ stato lunedi 14 silurato
ed affondato da un sottomarino
che perlustrava la costa. Molti de
l’equipaggio annegarono.
Nella costa inglese l’incrociato-
re britannico “Arathusa” urto’ in
una mina subacquea e si squar-
cio’ nettamente.. Rimasero affo-
gati dieci uomini dell’equipaggio.
Anche San Marino avra’ il suo
libro della guerra.
Roma, 14. — San Marino, la
piu’ piccola repubblica del mon-
do, che, a dimostrazione della sua
fedeltà’ all’Italia, dichiaro’ guer-
ra all’Austria, si e’ accorta che
malgrado ciò' la sua buona fede
e’ sospettata in Italia e si accin-
ge a pubblicare un libro — di
colore non ancora fissato — per
giustificarsi.
Siccome tutti i colori primari
e secondari sono stati adottati da
le varie potenze pei loro libri di-
plomatici, il Gran Concilio della
Repubblica di San Marino sta
studiando il colore da dare al
proprio libro e probabilmente si
deciderà’ ad adottare una coper-
tina pezzata, di tutti i colori. In
questo libro multicolore, la Re-
pubblica di San Marino dira’ che
se dalla sua stazione radioteie-
grafica furono fatti segnali agli
aviatori austriaci, ciò’ avvenne in
violazione di ordini impartiti dal
governo della Repubblica, e che
se questa-si rifiuto’ di consegna-
re alle autorità’ italiane certi ri-
servisti che dall’Italia si rifugia-
rono a San Marino per sfuggire
al servizio militare, ciò’ avven-
ne perche’ il .trattato di estradi-
zione fra il Regno e la Repubbli-
ca non si applica ai reati politici,
ma che, in compenso, dei circa
900 soldati che costituiscono l’e-
sercito di San Marino, dieci al-
meno si sono arruolati nell’eser-
/ cito italiano. Cosi il Gran Conci-
lio spera di placare l’Italia e to-
glierle la tentazione di inghiotti-
re la piccole Repubblica la quale,
per dippiu’, e’ disposta a sotto-
mettere la sua stazione radiotele-
grafica al controllo delle autorità'
italiane.
NEI BALCANI.
Domenica 13 e’ avvenuto in Al-
bania il primo scontro fra le
truppe italiane e quelle austria-
che.
Gli italiani hanno attaccato gli
austriaci nelle loro posizioni sul-
le alture intorno a Tirania, al
nod-est di Durazzo, con l’inten-
zione apparente di scacciameli e
cosi chiudere loro l’avanzata su
Durazzo.
L’obbiettivo dell’Italia di strap-
pare agli austriaci la fortezza e
il porto di Durazzo, che ha un
grande valore strategico nella co-
sta orientale dell’Adriatico, e’ dei
piu’ ardui, ma il Ministero della
Guerra d’accordo con lo Stato;
Maggiore dell’Esercito, sono e-
stremamente decisi al grande
tentativo.
PREZZO 5 CENIS
■■ ...........è---------
La coscrizione obbligatoria in
Inghilterra.
Londra, 14. — La “Central
News” annunzia che il Re con un
decreto che sara’ pubblicato nel-
la prossima settimana, chiamerà’
sotto le armi tutti i celibi obbli-
gati a prestar il servizio militare
a norma della nuova legge sulla
coscrizione obbligatoria militare,
andata in vigore il 10 febbraio.
Notizie diverse sul
Conflitto Eurrpeo
dronirono di 700 metri di trin-
cee franco-inglesi, riuscendo an-
che a catturare 300 uomini con.
sette ufficiali.
Nella regione di Anersept, ven-
nero pure presi dai teutoni circa
400 metri di terreno nemico.
Nql giorno dopo i francesi ten-
tarono con un vigoroso attacco
di riprendere il terreno perduto
a Tahura, ma non vi riuscirono.
NEL CAUCASO.
Una grande vittoria russa sul
Caucaso e’ segnalata dalle noti-
zie ultime che vengono da Retro-
grado.
Erzerum, la capitale dell’Ar-
menia turca, e nello stesso tempo
la piu’ forte piazza di guerra de
l’impero Ottomano nel Caucaso,
e’ stata catturata dai russi.
Martedi 15 un comunicato uffi-
ciale da Retrogrado diceva che
nove dei forti di Erzerum erano
caduti davanti alle forze irresi-
stibili del Gran Duca Nicola, co-
mandante in capo dell’esercito de.
la campagna sul Caucaso.
Con la presa di Erzerum, 80
mila turchi che difendevano la
piazza caddero in mano dei russi-
I quali hanno ora in possesso un
dei punti piu’ strategici della
campagna asiatica.
IN FRANCIA.
Nel settore belga-francese de
la guerra vi furono due aspri
combattimenti, quasi sempre col
mezzo delle artiglierie.
Al nord-ovest di Tahura, nella
Champagne, i tedeschi in una vi-
gorosa offensiva avanzarono su
Ile posizioni nemiche e si impa-
re per riscaldare gli animi e ri-
scuoter cosi migliore lucro dalle -
loro poco lodevoli fatiche- Essi
non si peritarono neppure di pub-
blicare vittorie italiane nel fron-
te austriaco (fra le quali, a suo (
tempo, la presa di Rovereto e di
Gorizia, nonché’ la imminente ca-
duta di Trento e di Trieste) e
darle cosi a bere ai propri letto-
ri che ben naturalmente allora
andarono in brodo di giuggiole;
notizie che mai apparvero nei
giornali d’Italia, e che per conse-
guenza furono inventate di sana
pianta allo scopo forse di entu-
siasmare maggiormente il pub-
blico predisposto alla credenza,
quale che ne sia il soggetto allet-
tatore.
La stampa seria d’Italia pero’
agisce ben diversamente e i giori
naloni coloniali di qua Io sanno
pur troppo, ma rifiutano di emu-
larla. Sfido io, ne anderebbe del-
la.... tasca, e questa vale piu’
di cento patrie messe insieme,
per certi pubblicisti. A tale pro-
posito nei giornali di cola’ — non
certo sovversivi, ma nettamente
conservatori — troviamo in que-
sti ultimi tempi dei lodevoli e
fieri articoli di critica, a com-
mento di reali fatti avvenuti nel-
l’azione della gran guerra euro-
pea per parte della fazione della
Quadruplice Intesa. E nello stes-
so tempo che essi ne lodano cer-
| ti atti per il loro alto valore civi-
le ed eroico, ne biasimano altri
per errori commessi di politica,
di tattica,'d’indole solidaria, qua
e la’ nei diversi settori del con-
Iflitto europeo. E proprio mentre
Iscrivo mi capita Sotto gli occhi
{una copia del “Giornale d’Italia”
|che si stampa a Roma — edizio-
ne del 19 gennaio u. s. — il cui
articolo di fondo concerne la “re-
sa del Montenegro alle truppe au-
siriache” in seguito alla caduta
del famoso Lowcen, montagna
considerata inespugnabile, e che
per secoli non pochi resistette ai
piu’ poderosi attacchi di nemici
' formidabili. L’articolo in parola
e’ troppo lungo per pubblicarlo
qui sotto; ma esso verrà’ inseri-
L e
to quest’altra volta, perche’ e’ di
un grande valore politico e di un
>
ottimo ammaestramento per co-
loro che amano il ragionamento
La seconda ragione che sostie- jp-)ero supa verità’ dei fatti e sul
ne il fenomeno di tale stampa va
ricercata nell’esagerato senso di
“nazionalismo” — non certo di
patriottismo come si vorrebbe
far credere — della gran parte
degli italiani emigrati in Ameri-
ca. Il sentimento di nostalgia pro-
fonda dei molti reca ad essi lo
strano effetto di considerare tut-
to bello, tutto ottimo, tutto gran-
de ciò’ che e’ ed avviene in Pa-
tria, e in ragione della lontananza
di tempo in cui l’emigrante risie-
de all’estero, tale forma di no-
stalgia — salvo eccezioni che si
manifestano nei cosi detti ame-
ricanizzati da un lato e negli in-
dividui piu’ evoluti dall’altro —
si intensifica, si sviluppa ed au-
menta fino a dventare in molti
casi una passione vera e propria
che può’ condurle gli uomini al
punto di non saper piu’ tollerare
la benché’ minima azione contra-
dittoria alle loro credenze ed ai
loro erronei saperi, quand’anche
si trattasse di storia o di croni-
storia inoppugnabili.
La guerra attuale ha recato
per soppra$piu’ il deleterio effet-
to di acuire maggiormente que-
sto spirito nazionalistico per ec-
cellenza, e i giornali di cui sopra
vanno ognor piu’ per la maggio-
in questi giorni si nota un cer-
to risveglio nell’attività’ guerre-
sca di questo settore dell’immane [
conflitto.
Domenica 13 la fanteria italia-
na ha riportato successi in una
serie di piccoli scontri presso la
Madonna di Monte Albano, a
nord di^Mori, ed a Potrich.
Nella valle di Terragnolo si fe-
cero alcuni prigionieri e l’arti-
glieria disperse delle squadre di
operai nella regione di Rovereto
ed a Sommo Alto, a sud-est di
Folgaria.
Vennero bombardate altresi al-
cune colonne di truppe ed un tre-
no di rifornimento nella mulat-
tiera lungo il Rio Vaiala ed il tor-
rente Kronhof in Gail-
Lunedi 14 vi furono duelli fu-
riosi d’artiglieria col nemico ne
la regione dell’Isonzo, dove im-
portanti movimenti delle truppe
nemiche venivano osservati dal
fronte italiano. Pare che gli au-
striaci stiano facendo preparazio-
ni di difesa e fabbricando strade
transitabili.
Martedi e mercoledi 15 e 16
continuarono i cannoneggiamenti
da ambo le parti, specie nelle val-
li di Sisera e Seebach. Gl’italiani
iniziarono sulla mezzanotte un
attacco nelle posizioni fra la val-
le di Fella e la montagna di Viesh
e vi guadagnarono alquanto ter-
reno. Il giorno dopo ripeteron gli
attacchi contro le posizioni au-
striache nel distretto di Rombon,
ma ne vennero respinti, con non
lievi perdite.
-------o-------
NEGLI ALTRI FRONTI
Ravenna e Milano bombardate
da aeroplani austriaci.
Comunicati ufficiali da Roma
annunziano che nel pomeriggio
di sabato scorso 12 corr. parecchi
aeroplani nemici volarono su Ra-
venna, Codigoro e Battrighe lan-
ciando bombe che causarono fra
la popolazione civile vari feriti e
15 morti fra i quali alcune donne
e dei ragazzi.
A Codigoro e Bottrighe i dan-
ni materiali furono lievi. A Ra-
venna furono colpiti l'ospedale ci-
vile, la sede della Croce Rossa e
la monumentale basilica di San-
t’Apollinare il cui antiportico fu
demolito.
Nella mattina di lunedi 14 un
altro raid aviatorio austriaco ven
ne eseguito in Lombardia, e Mi-
lano, la capitale, fu principalmen-
te presa di mira.
Sei persone vennero uccise c
parecchie ferite dalle bombe get-
tate dall’alto senza risparmio.
I danni materiali furono lievi,
ma cittadini inermi vi perdette-
ro la vita.
Indi appresso gli stessi aero-
plani volarono sulla cittadina di
Schio, ma non riuscirono che a
procurare lievissimi danni.
Naturalmente i raids micidiali
han recato grave impressione in
tutta Italia,
---------O---------
Al fronte Italo-Austrlaco
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La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 5, No. 7, Ed. 1 Friday, February 18, 1916, newspaper, February 18, 1916; Galveston, Texas. (https://texashistory.unt.edu/ark:/67531/metapth1183257/m1/1/: accessed June 12, 2024), University of North Texas Libraries, The Portal to Texas History, https://texashistory.unt.edu; crediting Rosenberg Library.